C’era una volta un pinguino di nome Pingo. Un giorno Pingo chiese alla mamma: " posso uscire di casa?" "Si!! Però stai attento agli sconosciuti""Ok mamma""Ehi nipote, vuoi venire a casa mia?""Si, certo nonna! Partiamo! Ma, nonna, è lunga la camminata?""Noo. E’ corta la strada""Ok nonna"Cammina cammina, incontrarono lo zio e lo invitarono a casa e, vicino al Municipio, trovarono la macchina dello zio per andare a casa. Arrivati a casa, davanti alla porta, videro un orso bianco.
Vicino la porta c’era un albero e la cima dell’albero arrivava alla camera dello zio e lo zio si ricordò di avere una fionda e quindi disse a Pingo di salire in camera e prendere la sua fionda. Quindi Pingo fece quello che aveva detto lo zio e quindi prese la fionda e colpì con un sassolino la testa dell’orso che svenne. Entrarono in casa e la nonna prese del cibo magico e lo mise davanti al grande nasone dell’orso bianco. Quando lui si svegliò mangiò e bevve quel cibo magico e si sentì improvvisamente super felice, super mega felice e se ne tornò saltellando a casa sua. Così tutti vissero felici e contenti.
Andrea Nicolli (anni 8)
La famiglia canguro
C’era una volta una casa in Africa e ci abitava papà canguro, mamma canguro, il bambino canguro e il piccolo canguro.
Andavano al McDonalds dove c’erano tanti giochi an
che fuori.
Papà prendeva l’insalata e anche la mamma; il bambino prendeva il panino con il formaggio e le patatine: In verità il bambino mangiava un panino piccolo e le patatine piccole.
Poi in macchina andavano a un compleanno che era il compleanno di amiche. Era il momento dei regali e poi quando avevano scartato i regali, loro mangiavano la torta. Erano rimasti un po’ di regali. Dopo facevano un po’ di giochi con la loro mamma e il loro papà; poi erano tutti sudati e andarono a casa. Prima di arrivare a casa, la mamma canguro, papà canguro, bambino canguro e il piccolo canguro andarono dagli amici di notte che regalarono a bambino canguro e al piccolo canguro regalini che erano lego piccoli.
Il piccolo canguro aveva tre anni. Poi andavano a casa e in macchina ascoltavano musica fortissima fortissima, fortissima. Il piccolo provava a dire asinello ma provava tutte le volte e i suoi genitori ridevano. Il fratello grande dice a mamma e papà di smettere di ridere; senno il canguro piccolo urla come un matto.
Arrivati a casa, il canguro piccolo si era addormentato e così l’avevano portato in braccio.
Chiara Nicollli (anni 6)