"Quante sono le cose che mi hai insegnato"
- disse l’uomo guardandolo negli occhi -
quel che risponde al cuore va cercato
ma spesso gli uomini sono proprio sciocchi."
"Solo con un po’ d’acqua o un nuovo fiore
l’animo umano si può ristorare
- soggiunse il principino all’aviatore -
riprendi il tuo motore a riparare."
E l’indomani sera lui ritornò
perché l’aereo aveva riparato
Seduto su un muretto lo trovò,
un anno dal suo arrivo era passato.
Parlava con qualcuno di sicuro
con un filo di voce spaventato:
"In fretta devi fare, ti scongiuro.
Fammi cadere come addormentato."
Poi l’aviatore vide il serpente.
Era con lui che il principe parlava!
Di ucciderlo tentò immediatamente
ma quello tra le pietre scivolava.
Strinse il bambino pallido e sperduto.
"Stanotte a casa devo ritornare:
lì sopra il punto dove son caduto
si fermerà la stella ad aspettare."
Così diceva il piccolo tremante.
"Ti prego, ora, devi lasciarmi andare!
Senza il mio corpo che è così pesante
incontro alla mia rosa potrò volare.
E quando in cielo guarderai le stelle
rider le sentirai insieme a me.
Ed io vedrò migliaia di fontanelle
che verseranno acqua solo per me."
Così finisce il viaggio del principino.
Infin la rosa abbracciar poté.
Questa è la storia, mio caro bambino
come il pilota l’ha narrata a me.
IMPORTANTE
MESSAGGIO DELL'AVIATORE
Se per il deserto un dì ve ne andrete
e vi fermate sotto il cielo stellato,
se un principino biondo incontrerete
scrivetemi, vi prego, che è tornato.