Rime e Storie

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FIABE  E RACCONTI

I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE (IN 80 VERSI)

2018-10-01 00:46

nonna Marina

FIABE E RACCONTI, FIABE, castelli e principi, favole famose,

I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE (IN 80 VERSI)

Una delle fiabe più belle di Andersen, sempre attuale. Il re è nudo!

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UN IMPERATORE MOLTO VANITOSO

VOLEVA ESSERE SEMPRE IL PIÙ’ ELEGANTE

SE GLI MOSTRAVANO UN ABITO COSTOSO
EGLI VOLEVA INDOSSARLO ALL’ISTANTE.


DAVANTI ALLO SPECCHIO SI PAVONEGGIAVA

PASSEGGIANDO LUNGO IL  GRANDE SALONE

PERCHÉ DI TUTTI UN GIUDIZIO VOLEVA

DI PLAUSO, RIVERENZA E AMMIRAZIONE.


CIO’ ERA PER LUI L’UNICO DILETTO

FINCHÉ GIUNSERO A CORTE DUE SARTI

VEDI MAESTÀ - DISSERO AL SUO COSPETTO -

COSA QUEST’OGGI VENIAMO A PROPORTI.
 

SIAM TESSITORI DAVVERO SPECIALI

PERCHÉ LA STOFFA CHE NOI LAVORIAMO

SEMBRA SOMIGLI AI TESSUTI NORMALI

MA E’  BEN DIVERSA E TE LO MOSTRIAMO!


ESSA E’ TALMENTE FINISSIMA E PREZIOSA 

COME POTRÀ APPREZZARE SUA MAESTÀ

CHE PER AMMIRARLA OCCORRE UNA COSA:

L’ESSER DEGNI DELL’INCARICO CHE SI HA.


BENE - PENSO’ IL RE - SON PROPRIO CONTENTO.

SAPRÒ SUBITO CHI E’ BRAVO E CHI E’ DEGNO

AVRÒ PIÙ TEMPO PER L’ABBIGLIAMENTO

LASCIANDO AD ALTRI LA CURA DEL MIO REGNO.


COSI’ I DUE SARTI SI MISERO AL LAVORO

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ANDAVA IL TELAIO DI NOTTE E DI GIORNO

CHIEDEVAN PIETRE, DIAMANTI E TANT’ORO

MA NON VOLEVANO NESSUNO D’INTORNO.


MA L’IMPERATORE ERA MOLTO IMPAZIENTE

COSI’ UN GIORNO MANDO’ IL CIAMBELLANO

NEL TELAIO QUESTI NON VEDEVA NIENTE

E TROVO’ IL FATTO VERAMENTE  STRANO.  


 SONO UN INCAPACE? SONO UN DEFICIENTE?

PENSO IL CIAMBELLANO SGRANANDO GLI OCCHIONI 

IO NEL TELAIO NON VEDO PROPRIO NIENTE

FORSE QUEI DUE SON PROPRIO DUE IMBROGLIONI?
 

NEL DUBBIO PERO’ PREFERÌ NON RISCHIARE

DI VENIRE DERISO O MALGIUDICATO

E NON POTE’ FARE A MENO DI APPREZZARE 

UN TESSUTO COSI’ FINE E DELICATO.
 

COSI’ TUTTI QUELLI CHE VENNERO MANDATI

LODAVANO LA STOFFA, IL DISEGNO, IL COLORE

FINGEVAN TUTTI DI ESSERE AMMIRATI

QUANDO TORNAVANO DALL’IMPERATORE.


QUANDO COSTUI SI RECO’ DAI TESSITORI

COME GLI ALTRI NON VIDE NIENTE AFFATTO

PENSO’: O QUESTI SONO DUE IMPOSTORI

OPPURE  IO SONO UN SOVRANO INADATTO.

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COSI’ INDOSSO’ PER FINTA IL SUO VESTITO

TRA I CORTIGIANI PIÙ’ RIVERENTI

E QUANDO SEMBRAVA AVERE FINITO 

DA TUTTI RICEVETTE I  COMPLIMENTI.


GIUNSE INFINE UN GIORNO SPECIALE

IL PAESE ERA INVASO DA  GRAN FERVORE

PER LA SFILATA NEL CORTEO REGALE

DEL VESTITO NUOVO DELL’IMPERATORE.


IL RE AVANZAVA FIERO E ALTEZZOSO

TRA ALI DI FOLLA FESTOSA E GAUDENTE

UN GIOVANE PAGGIO MOLTO OSSEQUIOSO

REGGEVA UNO STRASCICO FATTO DI NIENTE.


TUTTI I PRESENTI DICEVAN: CHE BELLO!

PER NON RISCHIARE DI PASSARE PER SCIOCCHI

LUNGI DAL PENSARE COL PROPRIO CERVELLO

E  DIRE CIO’CHE VEDEVANO GLI OCCHI.


MA AL PASSAGGIO DEL BALDACCHINO

 IN MEZZO ALLA FOLLA DISTINTAMENTE

S’ODE LA VOCE DI UN BAMBINO:

IL RE E’ NUDO. ADDOSSO NON HA NIENTE.

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IL PADRE CHE LO TENEVA IN BRACCIO

 DISSE: E’ LA VOCE DELL’INNOCENZA.!

COME POTEVA IL RE  TRARSI D’IMPACCIO 

SALVANDO L’ONORE E LA DECENZA?
 

AVEVA I DUE SARTI LESTOFANTI 

INSIGNITI DEL TITOL DI CAVALIERE

MA QUESTI ORMAI CON L’ORO E I DIAMANTI

ERANO MILLE MIGLIA  DALLE FRONTIERE.

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NON SI POTEVA CESSAR LA PROCESSIONE!

E MENTRE  DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE

GRIDAVAN TUTTI: IL BAMBINO HA RAGIONE,

IMPETTITO  SFILAVA IL RE  IN MUTANDE.